Victor Osimhen, l’uomo mascherato. Che della sua maschera non può più fare a meno. Caso o no, da quando l’attaccante del Napoli ha indossato lo strumento di protezione del volto per la prima volta, anche i suoi numeri in campo sono cambiati: una crescita graduale e costante che passa dagli insegnamenti di Luciano Spalletti a una nuova identità, da bomber trascinatore verso il sogno scudetto.
La maschera va via veloce subito dopo i gol – e quanti ne stanno arrivando in questa stagione – ma per Osimhen quella maschera è diventata non solo un segno distintivo, anche un’arma di cui non si può fare a meno. L’infortunio al volto contro l’Inter, a dicembre del 2021, poteva mettere fine alla sua carriera, invece sembra aver aperto la pagina più bella, fin qui. Potrebbe farne anche a meno, a sentire i medici, ma perchè toglierla?
Lo chiedono anche i numeri: prima del ko contro i nerazzurri, il nigeriano aveva giocato nel club di Aurelio De Laurentiis 44 partite nel suo primo anno e mezzo di Napoli, con 19 gol segnati e 5 assist per i compagni (media di 0,4 gol e 0,1 assist per gara). Numeri rivisti verso l’alto, invece, nell’ultimo anno e mezzo: dalla prima volta in maschera – contro il Bologna a gennaio 2022, il primo gol arriverà a Venezia due giornate dopo, alla prima da titolare – Osimhen ha giocato 47 partite con 34 gol e 9 assist (in media 0,7 gol e 0,2 assist).