Osimhen ha perso gol e sorriso; Immobile ha ancora tanta fame


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Se togli le caramelle a un bambino mette il broncio. Se togli i gol a Osimhen mette il broncio. E sbatte pure i pugni. Il nigeriano è nato per vedere il pallone finire la sua corsa in rete. È più forte di lui. E d’altra parte gioca da attaccante. Si sbraccia per l’intera partita con il solo e unico obiettivo di ricevere il pallone giusto per fare centro. 

Ecco perché adesso è triste e sconsolato. Lui, attaccante tra gli attaccanti, che pascola nelle praterie nelle metà campo avversarie senza riuscire a trovare l’occasione giusta per segnare. Male. Anzi malissimo. E infatti il sorriso – che insieme al gol è il suo elemento caratterizzante – non c’è più. Sì, perché l’uno dipende dall’altro. A Napoli lo hanno capito in fretta. Perché Osimhen è gioia. Gioia per il calcio, gioia per il gol. E allora ritrovarsi a secco nelle ultime due giornate lo fa sentire vuoto. Eppure era partito forte, anzi fortissimo. Gol al Verona (alla prima), gol al Monza (alla seconda: uno-due che faceva presagire a qualcosa di grosso. Anzi, di enorme. Poi, però, il Napoli ha rallentato, ha abbassato i giri del motore, e il terminale offensivo della squadra si è ritrovato scarico e sconsolato. Se potesse, farebbe tutto lui: portiere, difensore, centrocampista e in fine attaccante. Così da avere sempre il pallone tra i piedi per poi ritrovarsi al posto giusto quando c’è da buttarla dentro. E invece no. Il Napoli fa fatica a servirlo e lui non segna più. 

Attenzione, però. Due partite senza gol (per di più dopo aver già segnato due reti nelle prime due gare di campionato) non devono rappresentare un dramma. Al massimo un piccolo campanello di allarme. Più per il Napoli che per Osimhen, che in fin dei conti non è che abbia collezionato poi chissà quante clamorose occasioni sprecate, anzi. E allora la testa è già alla prossima partita, quella di domani sera all’Olimpico di Roma contro la Lazio, avversario contro il quale ha già segnato: una sola volta nella gara del 2021, quando il Napoli vinse agilmente per 5-2. Poi niente. Ma soprattutto niente gol all’Olimpico: né contro la Lazio né contro la Roma. E quale migliore occasione di domani sera per sfatare il tabù?

Lo sa bene il nigeriano che infatti sogna di interrompere il digiuno che va avanti da più di 180 minuti in campionato con un gol a Roma. Magari anche con un gol decisivo. Sì, perché vincere all’Olimpico contro la Lazio vorrebbe dire rilanciare la candidatura degli azzurri per le parti più prestigiose della classifica. I due pareggi (con Fiorentina e Lecce) hanno rallentato la corsa del Napoli, ma non l’hanno certamente fermata. Così come non si è fermato Osimhen. Al massimo sta prendendo fiato. Per poi ripartire a modo suo: a tutta velocità e con in testa la prossima porta da centrare. Solo così lo vedremo sorridere ancora. Come un bambino felice al quale hanno restituito le caramelle.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_lazio_osimhen_immobile-6902636.html

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