Leonardo Pavoletti
Pavoletti é da Napoli…ma solo dalle caviglie in su.
Sarà un problema di scarsa forma fisica, sarà un feeling con i compagni di squadra tutto da costruire, sarà che non esistono più le mezze stagioni…quello che però è chiaro, é che Pavoletti é di una cifra tecnica inferiore a Milik, all’ex Gabbiadini ed al resto della squadra o quasi. Pavoletti potrebbe essere il Tonelli dell’attacco partenopeo. Al Genoa faceva la sua sporca figura, ma quella é storicamente una squadra da metà classifica.
L’ex grifone non sembra uno capace di dare del tu al pallone, e tale situazione viene amplificata dalla presenza al suo fianco, di calciatori che danno del tu al pallone…ed ai quali il pallone dà del lei, come forma di rispetto e di ammirazione. Leonardo sembra in difficoltà a dialogare con i compagni, sembra parlare un’altra lingua.
Pavoletti sembra da Napoli, ma solo dalle caviglie in su. Perché al Genoa ha mostrato altre qualità.
Fisico, propensione al sacrificio, capacità di far salire la squadra, ma soprattutto capacità di finalizzare. Ci sono nel passato esempi di attaccanti che han fatto la fortuna delle squadre in cui hanno militato, pur non avendo una tecnica sopraffina. Uno di questi è ad esempio Filippo Inzaghi, uno che ha segnato valanghe di gol dovunque sia andato, in una Juventus forte, ma soprattutto in un Milan stellare. E credetemi, i piedi di Inzaghi non erano un’opera d’arte, soprattutto se paragonati a quelli dei suoi compagni rossoneri.
Diamo un po’ di tempo a Leonardo Pavoletti che i suoi gol li farà e sarà utile alla causa del Napoli, così come lo è stato Lorenzo Tonelli, il Pavoletti della difesa. Per cui