Rafael, lacrime agli occhi per l’ultimo compleanno a Napoli


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Una festa ricca di emozioni ieri sera per i suoi 28 anni, l’ultima occasione per salutare Napoli e gli amici più stretti: ora Rafael Cabral è pronto a partire, il suo legame contrattuale con il club è terminato ed è alla ricerca di una nuova squadra. Malinconia nei suoi occhi, i cinque anni in azzurro gli hanno lasciato un profondo segno nel cuore. E ora tutto il reparto è in vista di una rivoluzione: non solo Reina ma persino Sepe potrebbe lasciare il gruppo. Grandi cambiamenti in vista, al San Paolo contro il Crotone alcuni dei protaginisti del Napoli dei record sono pronti a dare l’addio.

Timido e silenzioso, molti lo ricorderanno per le sue parate a Doha che hanno regalato agli azzurri la Supercoppa italiana: è con questo pensiero che il brasiliano vuole salutare i suoi tifosi. Un ragazzo dal gran cuore, tutti lo descrivono così: sempre disponibile e pronto ad aiutare, super credente tanto che il cattolicesimo è al centro di ogni suo passo. Criticatissimo nell’anno in cui ebbe la possibilità di dimostrare con continuità il suo valore da primo portiere, quando Pepe partì per la Germania. Ma non riuscì a dare certezze fra i pali tanto che al ritorno dello spagnolo finì addirittura terzo fra le gerarchie del reparto, alle spalle di Sepe.

Eppure Rafael non dimentica i lunghi ed emozionanti anni in azzurro, il calore della gente e quei momenti in cui fu tanto acclamato per l’ultimo trofeo portato in bacheca dalla squadra. Durante la sua festa di compleanno a Varcaturo, al ristorante Maroder, si commuove ricorando gli attimi più intensi della sua esperienza napoletana davanti a pochi intimi: presenti i suoi colleghi brasiliani Allan e Jorginho, i suoi amici più stretti e alcuni familiari. Il suo discorso con le lacrime agli occhi, un ringraziamento per le forti emozioni vissute, per questa città che ha saputo donargli tanto, e per gli amici e la moglie che gli sono stati sempre accanto anche nei momenti di sconforto che hanno accompagnato la sua carriera. «Una città speciale», ha più volte sottolineato il portiere. E una promessa: «Napoli e i napoletani non si dimenticano, tornerò per un saluto appena potrò».


 

From: Il Mattino.

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