Raspadori al Napoli, braccio di ferro: ADL non sale sopra i 31 milioni


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Inviato a Rivisondoli 

Raspadoro. Anzi, a peso d’oro. Il solco resta. Profondo. Una distanza enorme tra i 38 milioni (più i tanti bonus) che chiede il Sassuolo e i 31 milioni offerti dal Napoli. Non proprio spiccioli. Il direttore sportivo e l’amministratore delegato del Sassuolo escono dal quartier generale del resort Acqua Montis, nella terra di nessuno tra Roccaraso e Rivisondoli, in momenti separati: il ds del Sassuolo, attorno alle 17, mentre l’ad Giovanni Carnevali dopo un po’, perché rimane ancora a colloquio con il presidente De Laurentiis e con l’ad Chiavelli. Giuntoli si è poi recato al campo di Castel di Sangro e alla fine dell’allenamento è rimasto per qualche minuto a parlare con Spalletti sulla panchina, per aggiornarlo dell’incontro dall’esito negativo avvenuto poco prima. La fumata bianca per Raspadori non arriva, nonostante due ore e mezza di colloqui fitti fitti. Anzi, dopo ieri pomeriggio, dopo l’incontro al vertice, diciamo che è la fumata è decisamente nera. E c’è pessimismo. No, non è ancora una rottura delle trattative, perché il tempo per avvicinarsi alla cifra giusta (volendo) c’è e i rapporti tra Sassuolo e Napoli restano distesi. Ma De Laurentiis difficilmente si arrampicherà a quota 38-40 milioni (o giù di lì) per Raspadori. Perché il Sassuolo tanto valuta il suo talento. Forse un modo per dire: non ve lo vogliamo dare, forse. Insomma, lo stesso prezzo di Scamacca. Nessuno ha posto ultimatum, il Sassuolo ha spiegato che non ha bisogno di vendere, non ne ha necessità, la sua condizione economica è buona e che darà via il suo gioiello solo per il prezzo che hanno fissato. Prendere o lasciare. Carnevali ha confermato che sta trattando solo con il Napoli e che non ci sono altre società alle spalle (ma la sensazione è che non sia così e che dietro la presa di posizione rigida del Sassuolo ci sia qualche club che vorrebbe Raspadori la prossima estate). Il Napoli ha il sì di Raspadori che è rimasto malissimo per l’esito del summit: 5 anni di contratto a 2,5 milioni a stagione. Ma è chiaro che l’intoppo è legato alla valutazione diversa che i due club danno del talento 22enne. Né il manager del trequartista, Tullio Tinti, pensa di mettere Carnevali con la spalle al muro. Certo, ognuno era convinto che sarebbe stata l’altra controparte ad accettare le condizioni sul tavolo. Sennò, perché vedersi? E invece, c’è stato un nulla di fatto. Dunque, il Sassuolo ha ribadito la propria posizione: non fa sconti, vuole 35 milioni (più altri 3-5 milioni in bonus di vario tipo) per cedere Jack Raspadori. E De Laurentiis? Il patron ha confermato il suo rilancio: 31 milioni di euro, in due soluzioni. Ultima offerta? Possibile. E senza l’inserimento di calciatori. E così dopo un poco di discussione, anche di imbarazzo, le delegazioni hanno deciso di aggiornarsi a inizio della prossima settimana. Ma non è detto che lo faranno. Qualcuno deve fare un passo nella direzione dell’altro. E resta il sospetto che Raspa sia stato promesso a qualcun altro.

Ovvio, il faccia a faccia sembrava portatore di una intesa imminente: il fatto che l’ad Carnevali, plenipotenziario del Sassuolo, si è spinto fin a Rivisondoli per parlare con De Laurentiis, mettendo da parte le tradizionali conference call, ha lasciato pensare a una svolta imminente. Peraltro, poche ore prima, c’è stata una mossa a sorpresa, perché i neroverdi hanno bloccato Pinamonti dell’Atalanta. Naturale erede di Raspadori. Ma serve un nuovo aggiornamento. E non è detto che possa arrivare nelle prossime ore. Vedremo. Però è chiaro che il Napoli ha fretta, accelera, sogno il colpo. Anzi il triplo colpo, con Kepa (o Navas) e Simeone. Evidente, si va avanti anche sull’altra operazione principale, vitale: la scelta del portiere: Kepa del Chelsea o Navas del Psg? In mattinata altro colloquio con il portiere basco. Il punto è: il club inglese insiste con i segnali duri verso il suo portiere (che ha uno stipendio da 9 milioni di euro) e lo tiene sulla graticola. Il Chelsea cerca una soluzione che non sappia di disfatta anche se ormai l’accordo prevede che i Blues si accollino almeno il 70 per cento dell’ingaggio. Una questione di puntiglio in una storia condizionata dai dispetti tra il giocatore e la sua attuale società. Anche per questo il Napoli intende chiudere la pratica per tempo. Ed è per questo che non va trascurata la pista che porta a Navas: il Psg, anche qui, deve prendersi a carico il suo stipendio. Ma, come raccontato, Navas sarebbe pronto a dire di sì a un prestito per due anni. E Meret? Lo Spezia ha virato su Dragowski. Lui cerca spazio per giocare e il suo umore è a pezzi. Il Napoli insiste: senza offerte giuste, resta. Non un groviglio semplice. 

 

L’ultimo giorno di ritiro nella Val di Sangro porta con sé ancora tanti nodi. Gaetano, Zerbin e Ambrosino non hanno completato superato a pieni voti lo step tra i grandi: l’idea è di portarli altrove per farli crescere. Gaetano lo vuole la Cremonese (ma anche l’Empoli), Zerbin dovrebbe rinnovare con il Napoli e poi andare in prestito al Lecce o al Verona mentre per Ambrosino l’idea è quella di un giro a Bari, serie B, nell’altro società del gruppo De Laurentiis. Ovvio, che la frenata per Raspadori chiude sul nascere anche il rilancio del West Ham per Zielinski: non si muove nessuno. Peraltro il polacco per andare in Premier vuole un ritocco dell’ingaggio che il West Ham non vuole dargli. E Fabian? Il suo rinnovo resta una priorità ma il Napoli ha apprezzato la mano tesa dei suoi agenti, che si sono detti disponibili a incontrarsi per discutere del nuovo contratto. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/raspadori_napoli_ultime_notizie_oggi-6856364.html

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