Raspadori, il ragazzo che cancella il (solito) tormento dello Spezia


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Ottantanove minuti. Un’ora e mezzo. Tanto è durata la sofferenza dei tifosi del Napoli ma non solo, in generale quella degli amanti del pallone, prima di poter vedere qualcosa che anche solo lontanamente assomigliasse a un gol durante Napoli-Spezia. La partita maledetta per antonomasia. Qualcosa che per i napoletani ormai assomiglia più a un incubo che a una partita di pallone. Altro che Liverpool. I napoletani lo sapevano bene che la vera ansia sarebbe venuta fuori ieri, proprio con loro, quelli che la scorsa stagione gli azzurri hanno fatto entrare nella storia mondiale del calcio permettendogli di vincere una partita al Maradona senza effettuare nemmeno un tiro in porta. In quel caso, fu Juan Jesus a regalargli con un autogol i tre punti ma ieri, per fortuna, a far girare la ruota da tutta altra parte ci ha pensato Raspadori.

Eppure, fino a quel momento, la partita dell’ex Sassuolo (come del resto quella di quasi tutti i compagni) non era stata entusiasmante. Complice probabilmente la posizione scelta per lui da Spalletti, là davanti al posto di Osimhen, fino al gol anche Raspadori sembrava essere stato assorbito nel malefico flusso letale degli spezzini.

E già si invocavano Mertens, San Gennaro e altre entità azzurre per tentare di spiegare in qualche modo come mai in tre giorni, tra il Napoli visto contro il Liverpool e il Napoli visto contro lo Spezia, l’unica cosa rimasta uguale era il terreno di gioco. Ma probabilmente deve essere vero quel fatto che si dice sempre che il pallone è rotondo e prima o poi adda girà perché stavolta, dopo un’ora e mezza di sofferenze, dopo anche un liscio epico di Gaetano, Raspadori è riuscito a trovare lo spazio per colpire la difesa avversaria. Assafà!

 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/raspadori_spezia_napoli-6921610.html

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