La verità sulla trattativa: De Laurentiis vuole il rispetto degli accordi già presi con il club cinese del Dalian
NAPOLI – La trattativa fra il Napoli e il Dalian per Hamsik continua. Dopo la chiusura del club partenopeo di ieri attraverso un comunicato, oggi le parti sono tornate a dialogare. Il Napoli si è impuntato sul rispetto degli accordi presi (venti milioni di euro più bonus al momento della cessione del cartellino) senza prendere in considerazione la nuova offerta del Dalian, il prestito oneroso a cinque milioni con gli altri quindici al riscatto obbligatorio: l’affare si potrà chiudere solo alle condizioni già concordate con il Napoli, non c’è altra possibilità. I due club continuano a trattare, con intermediari e dirigenti vari che stanno provando a raddrizzare l’affare.
Intanto il centrocampista slovacco ha ricevuto un permesso per 4 giorni e non sarà domenica a Firenze. E’ la prima volta che accade in questi giorni, caratterizzati dai sorrisi e dagli scherzi dei compagni di squadra per salutare l’ultima volta il capitano e simbolo di questi anni di rinascita del club e di presenza costante sui palcoscenici più importanti del calcio europeo.
Hamsik era pronto a partire per la Cina, per raggiungere il Dalian Yifang, la squadra cinese dove gioca il belga Carrasco e sembrava ormai poter annunciare a breve il suo acquisto. Per il Napoli erano pronti 20 milioni di euro più bonus, per il capitano slovacco recordman di presenze (520) e gol (121) in azzurro un triennale da 9 milioni a stagione, precisamente da 25 mila euro al giorno. Ma poi non è stato trovato l’accordo fra i club sulle modalità di pagamento e l’affare è slittato.
HAMSIK, IL GUERRIERO DEL NAPOLI
LA CERTEZZA DEL LEGALE – Fulvio Marrucco, legale di Marek Hamsik, ha chiarito la situazione ai microfoni di Radio Crc: “Ho visto Marek prima scoppiasse questa bomba l’altro ieri. Lui era pronto a partire. Per me la trattativa non è chiusa, ma resta il mio pensiero. Un’avvisaglia c’era già stata da ADL nella sua ultima conferenza stampa. Il tweet di ieri può essere interpretato in maniera molto estensiva, quindi non è ancora tutto chiuso. Forse i cinesi non sapevano di avere a che fare con una società con i conti in regola e che può dettare le proprie regole».
From: Corriere Dello Sport.