Il Sindaco di Castel di Sangro: “Quanto durerà? È ancora un rebus, ma resteranno almeno 15 giorni. Non vediamo l’ora di vedere Osimhen all’opera”
NAPOLI - ”Ho visto la gara del Camp Nou, sono dispiaciuto per come è andata a finire anche perchè la squadra ha mostrato carattere. Peccato, davvero. Adesso aspettiamo il club, lo staff ed i calciatori a Castel di Sangro per la preparazione della prossima stagione”. Lo ha detto a Radio Kiss Kiss il Sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, che ha poi parlato dell’arrivo degli azzurri nel ritiro d’Abruzzo: “Non posso ufficializzare io perchè sarebbe scorretto, ma do per scontato che dal 23 agosto saranno tutti qui. Quanto durerà il ritiro? È questo il vero rebus. Immagino che siamo certi di una permanenza di 15 giorni, tutto dipenderà dalla data di riapertura del campionato. Il presidente De Laurentiis fece comunque intendere di voler collegare la chiusura del ritiro alla ripartenza del campionato. Se il campionato dovesse iniziare il 19 settembre, è ipotizzabile che si vada anche oltre le due settimane. E’ un’ipotesi concreta. Castel di Sangro non vede l’ora di ospitare l’SSC Napoli. C’è tanta curiosità, l’aspettativa è notevole. Già ci sono tanti turisti campani che ci rivolgono domane, la gente è curiosa e desiderosa di vedere uno scenario mai verificatosi nel nostro territorio ed in generale al Centro-Sud”.
L’agente di Osimhen: “Avrebbe voluto giocare Barça-Napoli”
Anche da parte del Sindaco Caruso c’è attesa per vedere all’opera il neo attaccante del Napoli: ”Osimhen? Non vediamo l’ora di vederlo all’opera. Spero che si aprano le porte degli stadi per le persone, per la gente che dedica una parte importante della propria vita alla squadra del cuore. Le amichevoli che giocherà il Napoli? Si inizierà con la squadra locale, la Castel di Sangro Calcio. Poi ci sarà una squadra regionale, il Teramo o il Pescara, poi andremo strategicamente su un piano internazionale. Se il ritiro dovesse prolungarsi oltre i 15 giorni, le amichevoli saranno sicuramente 4. In caso contrario, saranno due o tre” ha concluso.