La sosta e le sue incognite. Succede sempre così. Perché le squadre vengono svuotate dalle convocazioni delle nazionali, gli allenatori hanno poco materiale umano sul quale lavorare e i giocatori ritornano stanchi e spesso acciaccati. Ma c’è anche un altro verso della medaglia. Perché la sosta per le nazionali è pur sempre una sosta e come tale consente a chi è ancora in ritardo di condizione di avere del tempo bonus per rimettersi in sesto e per chi è affaticato di ricaricare le batterie quasi al limite.
Da qui alla prossima pausa (quella lunga, interminabile per il Mondiale) si giocherà quasi sempre ogni tre giorni, motivo per il quale gli allenatori dovranno essere piccoli chimici, dovranno dosare gli ingredienti e miscelarli alla perfezione fino a trovare la formula magica per il successo. Il Napoli – che guarda quasi tutti dall’alto in basso – vive di gioie (Raspadori) e dolori (Politano e Osimhen ancora ai box). Jack è reduce da due gol in altrettante partite con la maglia dell’Italia: una bella scarica di fiducia in vista degli impegni con il Napoli. Mancini lo ha schierato da seconda punta, mentre Spalletti (aspettando Osimhen) è pronto a riproporlo ancora da falso nove o da esterno nel tridente. Jack dovrà portare il suo entusiasmo e fonderlo a quello di un gruppo che sta già viaggiando tre metri sopra il cielo. La sosta è stata utile per Osimhen e Politano, alle prese con guai fisici ma desiderosi di mettersi a disposizione di Spalletti. Come Demme, che invece ha ripreso finalmente ad allenarsi con il gruppo e si candida ad essere il volto nuovo del centrocampo del Napoli. Tra i punti fermi ci sarà ancora Mario Rui che anche grazie alle belle prove in azzurro ha ritrovato la nazionale portoghese e ha tutta la voglia di confermarsi sui livelli dell’ultimo mese. Occhio a Lozano, che sarà l’ultimo a rientrare dalle fatiche con il Messico e viste le condizioni non ottimali di Politano potrebbe essere chiamato agli straordinari da Spalletti.
Ci sono poi le due milanesi che rincorrono il primato. Il Milan e Pioli sperano di poter contare sulla verve di De Katelaere che al momento è ancora a secco ma si candida ad essere una delle grandi novità rossonere per la ripresa del campionato. Anche perché dalle sue prestazioni con il Milan dipenderanno le sue sorti con il Belgio, che in ottica Mondiale può diventare una discriminante non da poco. La sosta però è coincisa con un doppio stop rilevante: Theo e Maignan sono finiti ai box e si tratta di due assenze che da qui in avanti potrebbero pesare molto. Certo, Pioli recupera Leao (che ha saltato il Napoli per squalifica) ma la spinta alle sue spalle del terzino francese è un fattore prezioso per l’evoluzione della manovra rossonera. Toccherà all’allenatore trovare la soluzione del rebus, mentre si gode la totale guarigione di Calabria e Tonali. In casa Inter, invece, migliorano le condizioni di Lukaku che ha messo la Roma nel mirino ma non dovrebbe farcela a partire già dal primo minuto. Con o senza Big Rom è tutta un’altra storia. Perché il gigante belga è uno di quei giocatori che può spostare difese ed equilibri. Certo, al suo posto c’è sempre Dzeko che in quanto a fisico non è da meno a nessuno, ma il reparto offensivo rischia di rimanere sguarnito alla luce dei problemi fisici di Correa e del rientro last minute di Lautaro Martinez, costretto a fare gli straordinari per esserci contro la Roma. A proposito di cattive notizie: Brozovic si è fermato con la Croazia e le sue condizioni sono costantemente sotto osservazione. Una spinta in più, allora, potrebbe darla Dimarco, fresco del gol segnato con la Nazionale e desideroso di confermarsi anche con il club.
E poi ci sono i giallorossi. La Roma è lì che aspetta il momento giusto per mettere il turbo. Dybala è partito per l’Argentina nonostante i problemi fisici che lo avevano tenuto ai box prima dell’ultima di campionato, ma Mourinho lo aspetta per valutare il suo impiego nella delicata sfida di sabato pomeriggio contro la Roma. Chi invece ci sarà di sicuro è Abraham che ancora deve ingranare come si augurava Mou. L’ombra di Belotti non incombe sull’attaccante inglese che resta la primissima scelta dell’allenatore portoghese. Al suo servizio si metteranno i due grandi esclusi dall’ultimo giro di convocazioni di Mancini: Spinazzola e Zaniolo. Saranno loro a dover garantire i rifornimenti all’attaccante della Roma che ha segnato appena due reti nelle prime 7 giornate di campionato. Con l’Inghilterra Abraham non ha giocato nemmeno un minuto contro Italia e Germania. Dovrà essere anche il momento del riscatto della Juventus, che deve rimettersi in carreggiata quanto prima per evitare di finire fuori dai giochi. Tutto passa dai gol di Vlahovic. Ma anche dalla qualità di Di Maria, che se tornerà al top della condizione potrà essere l’uomo perfetto per aprire le difese di serie A, ovviamente dopo avere scontato le due giornate di squalifica. Bella patata bollente per Allegri che mai come in questo momento avrà tutti gli occhi puntati.