Roma, la carica di Pastore: «È stata una scelta facile»


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In meno 24 ore la Roma ha ufficializzato l’acquisto di Javier Pastore e lo ha presentato a Trigoria davanti a decine di giornalisti. Il fiore all’occhiello del mercato di Monchi, ha voglia di rivalsa e dimostrare il suo reale valore in giallorosso: «Non soffro la concorrenza, ti fa migliorare. Al Psg ci sono tanti giocatori, ma giocano quelli che devono giocare, cioè gli ultimi che arrivano. I primi 4 anni le ho giocate tutte, poi quando si comprano tanti giocatori è più difficile avere un posto fisso. Sono a Roma per sentirmi importante». Ecco la conferenza stampa del centrocampista.
 
Perché ha scelto la Roma. «È una grande squadra, con Monchi parlavamo da un paio di mesi. La scelta è stata facile, è una bellissima città e una bellissima squadra. Avevo voglia di tornare in Italia. Il mio pensiero è fare bene ed essere importante più che al Psg. Ora che sono qua punterò i giusti obiettivi e farò quello che ha fatto la squadra l’anno scorso, arrivando in semifinale che non è facile. Ci deve essere la voglia di rifarlo e io quella voglio ce l’ho».
 
Le prime sensazioni. «Molto belle, sapevo che il tifo qua fosse molto caldo. Non mi aspettavo tutta la gente di ieri, mi mette voglia per ricominciare alla grande. I tifosi sono il meglio del calcio e qui il tifo si sente tanto».
 
Gli anni al Psg. «Sono felice della mia carriera, il PSG non vinceva niente da tanto e in 7 anni abbiamo vinto 19 titoli. È vero che la squadra è cresciuta e sono arrivati giocatori forti. Io avevo scelto la mia posizione in squadra, e uno dei motivi che mi ha spinto a lasciare Parigi è tornare a sentirmi importante».
 
Il ruolo. «Lo decide l’allenatore. Spero di allenarmi bene ed essere disponibile, con lui ho parlato un paio di volte, penso voglia usarmi da mezzala, ma non mi ha specificato bene. Dipende dalla squadra e dal modo di giocare. A Parigi ho fatto tanti ruoli, ha sempre deciso l’allenatore. Ho fatto il primo anno il trequartista e poi sempre la mezzala nel centrocampo a 3. Questo ultimo anno ho fatto l’attaccante, per me non è un problema, proverò sempre ad adeguarmi per aiutare a fare meglio».
 
La concorrenza. «Sabatini mi conosce bene, ogni volta che ha parlato di me ha detto cose giuste. Mi ha portato lui in Europa. Non soffro la concorrenza, ti fa migliorare. Al PSG ci sono tanti giocatori, ma giocano quelli che devono giocare, cioè gli ultimi che arrivano. I primi 4 anni le ho giocate tutte, poi quando si comprano tanti giocatori è più difficile avere un posto fisso. Lo stesso vale per gli allenatori, ognuno ha i suoi gusti. Io non potevo competere con Neymar, l’allenatore mi vedeva nel suo stesso ruolo e io non posso competere con lui. Sono a Roma per sentirmi importante».
 
Il campionato italiano. «L’ho seguita sempre la Serie A. La Juventus è molto forte, ma negli ultimi due anni ha fatto più fatica perché ci sono squadre come Roma e Napoli che si sono rinforzate. Normale che uno quando gioca vuole vincere, ce la giocheremo per fare bene sperando di arrivare alle ultime giornate con la possibilità di vincere il campionato. Ora penso all’ambientamento, poi si vedrà come andrà la stagione».
 
Giocatori importanti a Roma. «Ci sono dei grandi giocatori qui a Roma. L’anno scorso la squadra ha lavorato bene, De Rossi ha fatto delle grandi partite, Dzeko è un attaccante importante che marca sempre, cosi come
 lo sono Perotti ed El Shaarawy giocatori che giocano bene a pallone e capiscono il calcio. Appena cominceremo ad allenarci capirò la squadra, mi piace vedere le forze di ognuno e dare il massimo».
 
Il ritorno in Italia. «La famiglia mi ha aiutato, mia moglie è di Palermo ed era molto felice quando è uscita la possibilità di tornare in Italia. Ho tanta voglia di fare bene e di tornare al top dato che non lo sono da un paio di anni. È una rivincita tornare qui».

From: Il Mattino.

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