La settimana del Napoli non porta solo il volto di Marek Hamsik, con un passaggio in Cina che prima sembrava certo ed ora è fortemente in bilico. Lunedi, infatti, Aurelio De Laurentiis ed il Comune di Napoli avevano finalmente trovato un accordo su quella convenzione che potrà garantire al club azzurro l’utilizzo dello stadio San Paolo per il prossimo decennio, superando le incomprensioni di una questione che si trascinava ormai da diversi mesi.
I dati che arrivano dall’impianto di fuorigrotta, però, non fanno ben sperare: la media spettatori di quest’anno è infatti la seconda più bassa dell’intera era De Laurentiis (peggio solo nel 2005-06 con 23.728 spettatori di media), visto che nelle prime dodici partite in casa di Serie A il Napoli ha avuto 31.391 spettatori presenti per ciascuna gara. Rispetto ad un anno fa, dunque, sono stati persi poco meno di 12mila spettatori di media per ogni partita (43.050). Così si svuota il San Paolo, mai vicino a queste cifre dai tempi della Serie C e che quest’anno ha visto il suo massimo contro il Bologna (45.585 spettatori) e il suo minimo contro la Lazio (19.448).
I dati in calo del campionato, non vengono bilanciati nemmeno dalle notti di Champions League. Il San Paolo che si riempiva e vestiva a festa per le gare contro le gare europee ha deluso in questa stagione: ben oltre i 55mila della sfida al Paris Saint Germain, che fa sfida a sé, nemmeno l’arrivo a fuorigrotta del Liverpool vice campione d’europa ha fatto ringalluzzire gli spettatori (37.057). Per non parlare poi della gara contro la Stella Rossa che vide al San Paolo solo 44.470 spettatori, al di sotto delle aspettative per una gara decisiva di Champions League.
Lo scorso lunedi, anche Aurelio De Laurentiis aveva sottolineato il calo del pubblico a Fuorigrotta: «Sabato allo stadio c’erano solo 17-18 mila persone. Così si è tifosi del Napoli?», aveva accusato. «Sono molto meravigliato. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi, io sono tre anni che chiudo in rosso e la Filmauro invece chiude in utile. Così zittiamo anche le fregnacce di chi dice che guadagno col calcio e non più con la Filmauro che torna con tre film americani».
From: Il Mattino.