Sarri, adesso è pole per la Juve: dopo la finale può decidere il futuro


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Stordito dalla pressione atmosferica più insostenibile che
esista nel calcio inglese, ovvero la panchina del Chelsea, Maurizio
Sarri si gode da Baku le sirene juventine che lo richiamano in
Italia. Da ieri sera è in Azerbaigian, ai confini
dell’Europa, dove domani ha la possibilità di mettere le
mani sul primo trofeo della sua carriera: l’Europa League.
L’uomo di Figline, infatti, è un perdente di successo ed
è stufo di questa etichetta. La Juventus lascia intendere di
aver fatto la sua scelta: vuole Sarri il prossimo anno. E, secondo
molti, starebbe già trattando il suo ingaggio. Sarri, ora,
lascia che sia il superprocuratore Ramadani, suo plenipotenziario
da 13 mesi, a occuparsi di questo. Nelle mente, in queste ore, non
c’è altro che l’Arsenal, l’ultimo ostacolo tra
lui e la gloria. Sarri non ha posto veti sul suo futuro e non
avrebbe problemi ad andare ad Juventus. Anche se ha allenato il
Napoli per tre anni, non risparmiando critiche al mondo bianconero.
E neanche, eventualmente al Milan, che proprio ieri sera ha rotto
con Gattuso.

RUSH FINALE
Dunque, in sintesi: la Juve, ottenuto il primo due di picche da
Zidane e il secondo da Pep Guardiola, avrebbe individuato in Sarri
il successore di Allegri. Nelle ultime ore il toscano ha
conquistato la pole di Andrea Agnelli, scavalcando Pochettino (che
resta candidatura ancora di spessore), Inzaghi e persino Klopp.
Stando alle indiscrezioni, proprio Agnelli avrebbe chiesto a
Ramadani anche di trovare una via d’uscita tra Sarri e il
Chelsea, legati da contratto fino al 2021. Già, perdesse la
finale domani, magari sarebbe ancora più semplice la Brexit
di Sarri. In caso di successo, le cose potrebbero essere un po’
più ingarbugliate: la priorità di Sarri è
restare a Londra, al Chelsea, e quindi il tecnico ex Napoli si
attende, nel caso, di essere esonerato. E dunque, di intascare la
liquidazione che si aggira attorno ai 6 milioni di euro. Non
proprio spiccioli. Al Chelsea, d’altronde, negli ultimi 10
anni, solo per pagare i tecnici mandati via hanno gettato al vento
oltre 102 milioni di sterline. Ramadani è lì che
ascolta, valuta e riferisce. Non c’è nessuno meglio di
lui, perfetto uomo d’affari, che può riuscire a far
combaciare i pezzi del puzzle: liquidazione da parte del Chelsea e
accordo successivo con la Juventus. I giochi sono virtualmente
fatti.

LE VOCI
Che tra Sarri e il Chelsea non sia rosa e fiori (non è
strano, visto il caratterino…) è cosa nota. Peraltro lo
stesso Sarri ha rinviato a dopo la finale ogni decisione. Certi
silenzi della zarina Marina non gli sono piaciuti e vuole un faccia
a faccia per capire: un incontro che dirà se il futuro di
Sarri è ancora a Londra oppure no. Certo, l’eventuale
sostituto – secondo la stampa inglese – non è che sia un
gigante: è l’ex Lampard, ora al Derby che ieri ha perso
la finale playoff con l’Aston Villa del principe William e ha
fallito la promozione in Premier. Anche in questo caso: il Chelsea
manderà all’aria dopo meno di 12 mesi il progetto
tecnico iniziato da Sarri?

From: Il Mattino.

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