Sarri e Chelsea, intesa a un passo ma De Laurentiis blocca tutto


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Ormai è un falò. Anzi un rogo, una pira. Dentro al
fuoco ardono e scoppiettano allegramente tre anni vissuti assieme
nel Napoli, magari con posizioni distanti, ma pur sempre
nell’interesse del club azzurro che ha conquistato tre accessi
in Champions consecutivi (per la prima volta nella storia) con un
gioco unico e straordinario. D’altronde, è anche normale
che gli stracci volino alla fine dei grandi matrimoni. Tra Sarri e
De Laurentiis le pratiche di divorzio non promettono nulla di
buono. Tipo La guerra dei Roses per quelli che ricordano il film di
Danny De Vito. Al momento, nessuna separazione consensuale.
Macché. De Laurentiis non vuol sentir ragioni e non fa
sconti a Maurizio: la clausola si deve pagare. Per intero. A Sarri
era già tutto chiaro, dopo aver letto il tweet presidenziale
in cui veniva liquidato e in cui non veniva detto nulla sul suo
destino, nonostante l’ingaggio di Carlo Ancelotti. Sarri lo
aveva capito e aveva confidato il suo timore: temeva la voglia di
De Laurentiis di togliersi ancora un’ultima soddisfazione,
mettendosi di traverso. Perché adesso, pensa Sarri, nessuno
pagherà mai la clausola.
E infatti, De Laurentiis non libera Sarri. O meglio: vuole gli 8
milioni di euro della clausola liberatoria. Come da contratto. E li
vuole tutti: senza inserire giocatori, senza dilazioni. Se Sarri
vuole interrompere il rapporto con il Napoli deve versare (o
meglio, far versare al nuovo club che è il Chelsea) la
penale che scade il 31 maggio.

From: Il Mattino.

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