Sarri, ecco le condizioni per restare: rosa più ampia e aumento del contratto


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Era a Wolfsburg che il buon Benitez lasciò intendere che a
fine anno avrebbe fatto la valigia e se ne sarebbe andato. Ed
è sempre in Germania, stavolta a Lipsia, che Sarri
finalmente lascia intendere qualcosa su quello che verrà.
Perché in due giorni di seguito dice che «dovremo
ampliare la rosa» e che «possiamo essere più
competitivi in Europa il prossimo anno». Ecco, non è
ancora quel bel «resto» ma ci siamo. Perché il
«noi» con cui accompagna ogni frase relativa al futuro
lascia intendere che almeno lui una decisione l’ha presa: il
ciclo non è chiuso. D’altronde come potrebbe esserlo?
Dove potrebbe arrivare il Napoli nel caso in cui avesse almeno 18
giocatori, se non 20, tutti graditi al tecnico di Figline? Insomma
avanti. Durante la sosta le diplomazie si metteranno al lavoro
cercando una intesa: la clausola andrà via da sola a giugno,
ma è chiaro che l’offerta di De Laurentiis sarà
corposa. Magari attorno ai 4 milioni. Vero che il presidente male,
e non poco, ci è rimasto per l’uscita dalla Champions:
comprende i discorsi tecnici, ma deve fare i conti con il bilancio.
L’ultimo, col fatturato che vola a 300 milioni e con il +66
milioni di utili, ha una chiave di lettura che persino uno studente
di economia alla prima lezione di università capirebbe: la
Champions League. L’uscita di scena è costata,
più o meno, una quarantina di milioni di euro. Non
spiccioli. Ma il fatto che in ogni caso Sarri ha già
garantito il ritorno nell’unica coppa europea che conta, ha
un po’ addolcito la pillola. Di sicuro, quest’anno il
fatturato azzurro sarà più basso.

Già i fatturati. Sembra di sentire Mazzarri o proprio lo
stesso Rafone. Il primo era fissato sul monte ingaggi,
l’altro sul giro di affari. E nel mirino sempre le big
d’Italia. Ecco, Sarri rispolvera nella maestosa Red Bull
Arena uno dei cavalli di battaglia più di voga: «Noi
abbiamo il quinto monte-ingaggi, persino inferiore a chi lotta per
non retrocedere». Il Napoli ha un monte-ingaggi (lordo) di
circa 81 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno prima
di circa 5 milioni e mezzo. I rinnovi fatti dal ds Giuntoli di
Insigne (da 1,8 a quasi 4 milioni) e di Mertens (da 1,2 a quasi 3,6
milioni) fanno lievitare all’insù gli stipendi. Con la
primavera il Napoli si prepara a ritoccare i contratti di Allan,
Jorginho e Chiriches. Ma non è escluso che voglia blindare
anche gioiellini come Zielinski e Hysaj. Insomma, un abisso con
«gli altri» che ormai Sarri non nomina più. La
Juve, dietro di un punto, paga ai suoi giocatori stipendi per 164
milioni. Esattamente il doppio. Il Milan è a quota 117, la
Roma 91 e l’Inter è a 83 milioni. 

From: Il Mattino.

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