Sarri: “Juve sempre favorita. Andarmene da Napoli? C’è clausola, ma non ci penso”


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In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport il tecnico del Napoli tocca tanti punti: dallo Scudetto al futuro a Napoli legato alla volontà di del presidente di tenerlo altri 10 anni: “A De Laurentiis devo tanto, è l’unico che ha avuto gli attributi di prendermi. Poi c’è una clausola, ma ora non ci penso”.

In una lunga intervista rilasciata al collega Mimmo Malfitano sulla Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri ha toccato tanti punti di questa stagione partita a razzo per il Napoli. Dal primato alla rivale Juventus, dal futuro contrattuale alla parola Scudetto passando per la VAR e l’incrocio con Pep Guardiola. Ne riportiamo i punti più salienti.

Capitolo Scudetto, per Sarri è sempre la Juventus la favorita

” Scudetto? Calma, la Juve attuale è la più forte degli ultimi 7-8 anni, ha un organico di grande qualità  insieme ad un allenatore straordinario. Per me resta la favorita anche stavolta e sarebbe presuntuoso paragonarsi a loro. Non so ancora quale potrà essere il nostro 100 per cento, ma so che non siamo l’anti-Juve che, adesso, è di un altro livello.”

Futuro legato al Napoli? De Laurentiis ha confessato di volerlo tenere altri 10 anni, ma Sarri non si concede a inutili proclami

” A livello contrattuale sì, ma c’è una clausola che permette soluzioni alternative a me e alla società. In questo momento, però, è l’ultimo dei miei pensieri. Mi sento legatissimo alla città e a questo gruppo, poi so che le cose ad un certo punto finiscono in maniera naturale. ADL mi vuole per altri 10 anni? Al presidente devo qualcosa, è stato l’unico ad aver avuto gli attributi di ingaggiarmi. Per me questo è importante, spero che lo stia ripagando. Ci sono tante valutazioni da fare sulla clausola, è bilaterale, non è solo dalla mia parte.”

 Si apre poi un capitolo legato ai paragoni, partendo da quello che è stato un maestro per quasi tutti, ovvero Arrigo Sacchi. Su questo punto però Sarri si fa umile…

“E’ un insulto per lui che ha vinto tanto, io niente. La mia è un’innovazione parziale, la sua è stata totale quindi è un accostamento per me gratificante, ma non penso sia possibile, in generale. Lui ha scritto la storia del calcio in risultati ed innovazioni e se non ci fosse stato lui, io non sarei esistito: il mio interesse tattico è nato grazie a lui.”

…con quello con Guardiola invece Sarri apri a un interessante spunto tecnico

“Diciamo che il mio calcio è simile al suo, anche se negli anni si è evoluto. Con Bayern Monaco e Manchester ha cambiato qualcosa rispetto a Barcellona. La filosofia è rimasta la stessa ma i movimenti li ha modificanti, difende e attacca con moduli diversi. Trovarmelo di fronte sarà emozionante. Lui è un talento, un fenomeno in evoluzione, credo che il suo calcio segnerà quest’epoca. Fare punti nel doppio scontro contro il Manchester City potrebbe fare la differenza in questo girone.”

“Non saprei, il calcio l’ho sempre inteso così, poi nel corso degli anni possono anche cambiare certe idee. Il mio è stato un percorso frutto di tante esperienze maturate e ora sono anche meno fondamentalista: adesso bado più alle caratteristiche dei giocatori rispetto a qualche anno fa. Il mio Napoli ha tecnica e fantasia, può esprimere questo tipo di calcio, che non è detto che possa essere replicabile in altri contesti.”

Attualità. L’opinione di Sarri sulla VAR è piuttosto sorprendente, specie per una tifoseria che fin qui ha accolto l’introduzione della tecnologia come salvatrice nei confronti di una Juventus che è sempre stata vista come favorita

“Io sono dubbioso, toglie spontaneità ed entusiasmo. Segni, ma l’esultanza è più contenuta perché non sai se il gol viene convalidato. Qualche errore viene evitato, ma è in fase di sperimentazione. Comunque sarei per un uso molto moderato.”

 

From: Eurosport.
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