«L’unica clausola che conta è che io non consideri il ciclo di questa squadra finito», così Maurizio Sarri risponde alle domande sul suo futuro. Una sigaretta dopo l’altra, un gesto quasi meccanico mentre è immerso nello studio attento del gioco del calcio con una rosa scalpitante da gestire: ma fra la quotidianità e il sogno che fa da lume alle sue giornate, l’allenatore toscano ha avuto modo anche di schiarirsi le idee e di scoprire le carte a proposito del suo avvenire, rispondendo alle chiare parole del presidente che richiama la sua permanenza in azzurro. De Laurentiis è infatti pronto a incontrare il tecnico per discutere di alcune modifiche contrattuali: ha già parlato di una data, venerdì 9, il giorno prima della gara con la Lazio. Impensabile però per Sarri, che si dice concentrato solo sul campo e non vuole distrazioni: «Ma se necessario ci sarà chi può discutere il mio futuro con il presidente», ha fatto sapere il mister.
Al momento bastano 8 milioni di euro per cancellare il vincolo che lo lega al club azzurro, e il patron azzurro non vorrebbe rischiare: sono tante le società in Europa disposte a pagare questa cifra. Ma l’allenatore è stato chiaro: «Se questo ciclo con il Napoli può andare avanti il problema non si pone nemmeno. Il ciclo è aperto se ci sono ancora margini di miglioramento». E allora cosa potrebbe portare miglioramenti ad una squadra che ha già fatto oltre le sue potenzialità? Proprio alla fine del match contro il Benevento il toscano aveva fatto notare come i ragazzi avessero ottenuto risultati oltre le sue stesse aspettative e quelle della società.
Solo dei nuovi e importanti investimenti per il nuovo anno potrebbero dunque cambiare le carte in tavola. Ma per questa stagione e in queste circostanze sarebbe stato difficile fare di meglio: «Ho la fortuna di lavorare con un fuoriclasse, che è Giuntoli. Quindi accetto tutte le sue decisioni», ha sottolineato l’uomo della gavetta. E spiega: «Ha fatto scelte da uomo vero: se ne poteva uscire comprando un giocatore a caso visto che il presidente voleva spendere. Ma non ha trovato giocatori adatti a noi e ha preferito assumersi le responsabilità pur di non spendere soldi inutili e mettere in difficoltà l’allenatore facendo arrivare un giocatore difficile poi da inserire. È stato fenomenale nella scelta, ha mostrato di avere le palle».
Sarri ha davanti a sé una città intera che lo adora per il grande percorso di crescita ottenuto con la squadra a disposizione; la schiettezza tuttavia è una delle sue prerogative, ciò che lo ha reso tanto amato anche dai suoi ragazzi. E anche questa volta non vuole illudere i tifosi: preferisce mostrare la realtà e chiarire la sua posizione alla stampa: «Il rapporto affettivo con il pubblico è reciproco. È anche uno dei motivi che alla fine mi faranno decidere, nel bene o nel male. Perché io farei fatica a mettermi nelle condizioni di non poter dare tutto a questo popolo. Se il ciclo va avanti il problema delle clausole non si pone. Ma ripeto, è un discorso molto diverso». E il cuore di quella calorosa platea del San Paolo trepida.
Intanto è noto l’interesse del Chelsea, che lo ha messo nel mirino per il dopo Conte. In Italia invece anche il Milan è a caccia di un tecnico che possa far fruttare i grandi investimenti della nuova proprietà cinese. Ma non solo: Sarri è considerato uno dei migliori allenatori del momento, e fa gola a tante big in tutto il continente. Ora però è arrivato il momento di parlare chiaro: si attendono nuovi progetti di crescita da programmare insieme alla società napoletana. Se non dovessero arrivare, allora Maurizio potrebbe – a malincuore – lasciare Napoli. Ma per ora la prima cosa è concentrarsi per continuare a far bene partita dopo partita, senza distrazioni. Le porte per parlare del futuro sono aperte, via le maschere: non solo un problema economico, ora le condizioni diventano chiare.
From: Il Mattino.