Due mesi fa l’ultima vittoria in campionato. Gattuso non vuole rischiare un ulteriore abbissamento proprio alla vigilia di Natale. Proprio perch la testa importante, sa bene che perdere a Sassuolo prima della sosta sarebbe un’altra mazzata. Campo complicato, dove gli azzurri hanno vinto l’ultima volta nel settembre del 2014 e dove ha pareggiato gli ultimi tre scontri-diretti. Gli esami per Gattuso sono appena cominciati e non finiranno mai. Una settimana di sessioni e tutti sotto esame. Perché da che mondo è mondo, e da che calcio è calcio, quando una squadra si inabissa in questa maniera, non ci possono essere intoccabili. Come si può crollare così? Sono questi i rovelli del club in queste ore ed è ovvio che quelli che peggio hanno fatto col Parma, Insigne e Callejon per esempio, sono in dubbio per la gara con il Sassuolo.
Gattuso cerca la scintilla negli occhi di ognuno degli azzurri. Vuole giocatori motivati, pronti a dare battaglia in campo. Ed è per questo che anche Younes ed Elmas in queste ore sono in corsa per un posto da titolare nella gara del Mapei Stadium. Ringhio analizza la psiche dei giocatori: chi c’è con la testa, chi non è triste, depresso e mostra di avere il fuoco dentro in questi due giorni di allenamento giocherà col Sassuolo. Altrimenti, non ci sono giocatori insostituibili. Lo stesso Fabian, mai messo in discussione da Ancelotti, non ha la certezza del posto. In difesa discorso differente: l’assenza di Koulibaly (oltre a quella di Maksimovic) spinge ad andare cauti con le scelte. Ma anche qui, Mario Rui e Hysaj sono in ballottaggio.
Oggi Mertens dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo. Ma lì davanti sicuro della conferma è Milik. Interrogativi su Lozano, che pure non ha impressionato Gattuso. Il nuovo tecnico oggi valuterà la condizione dei suoi, magari continuerà nei colloqui personali per capire la voglia dei big. E poi decidere se continuare a dare fiducia ai vari Callejon, Insigne e Fabian. Perché non vincere a Sassuolo vuol dire andare alla sosta travolti dai cattivi pensieri.