Dieci anni a Milano: sette sulla sponda nerazzurra, tre su quella
rossonera, stagioni in cui le milanesi vincevano. Aldo Serena, ora
commentatore Mediaset, di scudetti ne conquistò uno con
l’Inter, il più esaltante con Trap allenatore
nell’anno in cui vinse la classifica cannonieri, e due con il
Milan (oltre a quello con la Juve).
Allora le milanesi sono finalmente tornate?
«Direi proprio di sì ed è un bene per il
campionato visto che sono mancate negli ultimi anni. L’Inter ha
fatto una grande campagna acquisti e se dovesse arrivare anche
Vidal o addirittura Modric, che ha coronato dopo gli anni di Madrid
il suo periodo d’oro con un grande Mondiale con la Croazia,
sarebbe il massimo. Spalletti è stato accontentato in tutto
e ora ha tutte le carte in regola per sfidare la Juve. E il Milan
con gli ultimi colpi di mercato è sicuramente più
competitivo».
Quindi, per lei l’Inter è la vera
anti-Juve?
«Lo è perché adesso Spalletti ha tanti
variabili tattiche in più, può cambiare uomini avanti
o dietro e la squadra resterebbe sempre competitiva. Il tecnico si
è esposto con la società ed è stato ricambiato
con gli acquisti giusti, le ambizioni si capiscono da come è
stato impostato il mercato».
E quello di Higuain è un grande colpo per il Milan:
come giudica l’arrivo del Pipita in rossonero?
«Il Milan dopo Ibrahimovic non ha più avuto un punto
di riferimento di questo calibro in attacco. Higuain è un
punto di riferimento non solo tecnico ma anche come esperienza per
gli anni precedenti vissuti con Napoli e Juve: un attaccante di
razza e di tradizione che ti garantisce dai 15 gol in
su».
Il Milan adesso come lo vede?
«Un po’ dietro rispetto all’Inter che metto subito
dopo la Juve. Importante anche l’arrivo di Caldara che con
Romagnoli costituirà la coppia dell’Italia del futuro.
C’è sicuramente grande curiosità sul nuovo Milan,
anche se non lo vedo ancora da scudetto e nella corsa Champions lo
considero indietro ad altre».
Indietro al Napoli ad esempio?
«Sì, anche se da parte del Napoli mi aspettavo due
colpi roboanti sul mercato che non sono ancora arrivati, pur
ritenendo quello di Verdi un ottimo acquisto. Per gareggiare ad
altissimi livelli non sempre ti va bene puntando su giocatori di
fascia alta che crescono con gli anni, servono anche subito dei
campioni».
From: Il Mattino.