Una mattinata da prof. Lontano dal campo di calcio, Luciano Spalletti incontra gli studenti della Federico II per una mattina dedicata al pallone e all’istruzione, due binari paralleli con il prof Luciano. «La sconfitta di domenica ci ha fatto male, ma dopo una sconfitta bisogna lamentarsi poco e lavorare al meglio all’allenamento successivo» ha esordito l’allenatore de Napoli, reduce dal brutto ko di domenica scorsa contro la Fiorentina «Domenica abbiamo perso di vista l’obiettivo come quando in Toscana cala la nebbia. Ma poi scompare e torniamo a vedere bene».
«Zielinski poco lucido? Non è colpa sua, devo essere io più attento» – le parole di Spalletti ai ragazzi, corsi in massa all’Aula Congressi di Monte Sant’Angelo a Fuorigrotta, a pochi passi dal Maradona che lunedì tornerà ad illuminarsi per la sfida contro la Roma – «Sono innamorato della mia squadra, starei sempre insieme a loro. Il miglior allenamento per un calciatore è la fiducia del proprio allenatore». Poi le domande di Luciano ai ragazzi: «Fate le vostre formazioni» e indica la lavagna, e anche: «Perché questo Napoli ha paura di volare quando arriva in alto?» rivolto agli studenti. La vera domanda a cui tutta Napoli vorrebbe rispondere.