Inviato a Verona
È il solito Napoli degli ultimi tempi, ovvero aggrappato al 4-3-3 con Demme lì davanti alla difesa che prova a fare il regista e spesso ci riesce. La tattica di Gattuso consente di vedere in affanno quella di Juric, raramente così in difficoltà come con il Napoli. Arriva la sesta vittoria in campionato nelle ultime sette partite, la quarta consecutiva in trasferta: il modo migliore per tentare l’assalto della disperazione. Bene il Napoli anche dopo i cambi: perché Ghoulam si sovrappone con frequenza e ritrovarlo sarà arma importante per questo mese di luglio. Faceva caldo, è vero. E il Napoli giocava di giorno per la prima volta. Ma bisogna farci l’abitudine: sarà sempre peggio.
6 OSPINA
Graziato letteralmente da Verre che colpisce di petto e la toglie dalla porta, poi para con stile su Veloso.Pulito in uscita, legge bene il passaggio e non disdegna il lancio lungo quando serve. Attento nella ripresa, senza sbavature, uscite puntuali e si fa trovare pronto su Veloso e Rrahmani.
6 DI LORENZO
Lazovic lo pressa altissimo, costringendolo a non sbilanciarsi fino alla linea di fondo e a crossare dalla trequarti. Il Verona lavora più sul suo fronte di gioco con il passare dei minuti: il terzino riceve supporto di Politano, mentre soffre l’assenza di un Allan con gamba più fresca.
6,5 MAKSIMOVIC
Segue bene Koulibaly nei movimenti della linea, non sbaglia nessun intervento ed esce bene sui trequartisti del Verona. In fase di costruzione cerca la giocata pulita, nessuna sbavatura anche sotto pressione. Nella ripresa è attento su Pazzini ed è sempre tra i primi ad arrivare sui palloni in area.
7 KOULIBALY
Innavicinabile e inaggirabile. parte in maniera sontuosa, con una chiusura su Di Carmine a cui mostra subito lo strapotere fisico. In fiducia, riceve sempre lo scarico da Ospina ed imposta la manovra del Napoli. Con il passare dei minuti, si percepisce una crescita importante della condizione fisica e mentale.
6 HYSAJ
il Verona spinge tanto sul suo versante, ma tiene bene gli ormeggi, nonostante Verre e Faraoni facciano tanta densità nella sua zona. Suo il tocco per Zielinski in una delle migliori occasioni del primo tempo: stringe spesso la linea e mostra costante dinamismo in una fascia non sua.
5 ALLAN
Poco poderoso, spesso col fiatone, non riesce a stringere il campo. Segue i movimenti di Zaccagni in modo particolare, ma si denota qualche affanno di troppo, forse perché i malanni alla caviglia ne limitano la capacità dinamica Tecnicamente dovrebbe emergere di più ma non ci riesce: si divora il 2-0 a inizio ripresa.
6,5 DEMME
Verre gli monta una marcatura ferrea, limitandone il raggio d’azione e costringendolo a cercare il pallone spostando il proprio baricentro. Al 22′ uno stranissimo colpo di testa in piena area di rigore scatena un’occasione del Verona. Meglio quando si alza, diventano fattore di disturbo per le linee del Verona.
7 ZIELINSKI
Brillante, attivo e reattico: crea la prima occasione del Napoli, con una girata al limite dell’area da attaccante vero che Silvestri riesce a deviare per evitare il vantaggio azzurro. Crea un asse importante con Hysaj, fornendo al terzino un costante punto di riferimento per la costruzione. Sempre lucido e spesso fantasioso.
6 POLITANO
Podismo al servizio della squadra ma qualche volta vaga a vuoto Gattuso gli affida la gestione di Lazovic, chiedendogli di limitarne la capacità di arrivare in modo pulito anche sulla trequarti. Un lavoro sporco che funziona: mettere dentro il corner dal quale Milik trova il vantaggio del Napoli.
6,5 MILIK
Va in difficoltà terrificante con il baby Kumbulla, il giovane centrale albanese riesce a trovargli il tempo ed il centravanti polacco tocca pochi palloni. Al 39′, però, beffa lui e tutti i difensori, partendo dal dischetto avendo tempo e spazio per colpire come voleva. Il colpo che decide la gara. Torna a soffrire nella ripresa.
6 INSIGNE
Non riesce a essere incidente come nelle gare di Coppa nel primo tempo, ma nel secondo diventa uno dei più vivi nella manovra anche per lo spazio che ha glielo consente. Tra i tre attaccanti è quello che gioca più palloni, la triangolazione con Zielinski e Hysaj riesce a creare spazio e occasioni.
6,5 GHOULAM
Si rivede dopo quasi nove mesi dall’ultima volta, con il Torino il 6 ottobre. Ovvio che vorrebbe più di quello che poò: si propone spesso a sostegno della falcata di Insigne, ma poi preferisce badare allo sostanza facendo attenzione alle incursioni di Faraoni e stringendo spesso su Pazzini. Batte l’angolo in maniera perfetta.
6 FABIAN RUIZ
Un altro passo, chiaro, rispetto ad Allan. La squadra è più bassa quando entra lui, e nonostante il grande impegno, difficile riuscire a creare qualcosa di importante. Però ha più ritmo rispetto al brasiliano e si vede anche che ha maggiore fiducia. Controlla con pazienza.
6 LOBOTKA
Al posto di Demme, deve guidare le uscite di un Napoli stanchissimo che nel finale soffre e resta bloccato nella propria metà campo. Non si muove male, dà spesso fastidio a Falcedo, ha un buon piede ma la lunga assenza si vede anche nel ritmo che pone nella manovra degli azzurri.
sv MERTENS
Qualcosa in più era atteso, ma comunque, riesce con la presenza a tenere lontano qualche difensore dalla metà campo azzurra ed evitare che la pressione dell’Hellas diventi costante. Qualche buono scambio, ma è sempre molto lontano dalla porta, anche se fa quello che deve fare.
6,5 LOZANO
Esulta come un ragazzino per il gol ritrovato: si appoggia, probabilmente, a Faraoni, ma è contatto di gioco . Era entrato da pochi minuti e la rete di testa è il modo migliore per poter affrontare questo mese della verità per lui. Certo, il gol del 3-0 che si divora in pieno recupero grida vendetta.
7 GATTUSO
Non era semplice l’approccio mentale a questa gara, eppure Rino non sbaglia nella preparazione: pressing alto, nonostante un caldo che certo non è alleato per questo ritmo iniziale. Cerca con costanza il gioco, non sempre gli riesce, ma una idea c’è sempre, soprattutto grazie alla giornata positiva di Zielinski. La difesa va in affanno davvero poche volte e lui mostra di aver blindato il reparto più importante.