Zielinski-Anguissa piedi di fata Kvaratskhelia sembra Messi


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Ci sono i gol, bellissimi. E c’è una partita dominata, con un avversario stracciato. C’è Kvaratskhelia e c’è Osimhen, due modi diversi di recitare le poesie. Ma sono versi sublimi nel pomeriggio della seconda vittoria consecutiva. Tutto continua a scivolare facilmente, come su rotaia, senza il minimo attrito, in questo inizio di stagione azzurro. Dai primi palloni toccati là davanti si capisce che le scintille sono garantite e le idee frizzanti. Tutto quello che fa il Napoli è rapido e leggero. C’è la voglia di mordere ogni zolla, di trasformare ogni traiettoria a proprio vantaggio, comprese le palle vaganti oppure quelle che sembrano inutili o perdute.

 

6 Meret

Uno pensa: ok, potrebbe avere l’occasione per dimostrare quello che vale. Macché: manco uno straccio di tiro pericoloso nello specchio, qualcosa che riesca a far capire a tutti che questo ragazzo ha potenzialità. Prende con la mano in tuffo un tiro-cross quasi nel finale. La sufficienza è un voto praticamente politico. 

6,5 di Lorenzo 

L’anzianità fa il grado ma anche la grinta, il fosforo e lo stile. C’è poco da fare: quando il pallone è dal suo lato, non è mai una cosa di banale. Stringe su Caprari ogni volta che deve e D’Alessandro raramente riesce a creargli qualche grattacapo. Neppure il più fresco Molina riesce mai rovinargli la serata.

6 Rrahmani
Un sospiro a ritrovarsi Petagna avversario, ma nessuna nostalgia. Ha teoricamente la leadership nella coppia centrale e a dir il vero Kim pare seguire le sue indicazioni. Per farsi superare, Petagna deve dargli uno spintone clamoroso che l’arbitro deve scovare solo con l’ausilio del Var.

7 Kim Min-Jae
In terzo tempo, per poco non trova il gol con un colpo di testa. Certo, non “mangia campo” come faceva Koulibaly ma sa sempre stare al suo posto, ordinato ed è difficile che quelli del Monza riescano a sorprenderlo. Interessante anche quando si propone in avanti, nella ripresa ha qualche pensiero in più. Poi di testa segna il 4-0.

6,5 Mario Rui 
La palla passa spesso tra i suoi piedi e nella sua zona. Cerca spesso la spinta sulla sinistra e lo fa sempre senza timidezza come quando taglia il campo per andare a chiudere su una iniziativa di Sensi. Per lui è gara da sbadigli perché davvero difficile trovare offensive pericolose dal suo lato. 

7,5 Anguissa 
Due buone occasioni all’inizio sperperate da un piede non proprio di fata ma la sua è una presenza ossessiva in area brianzola. Lo sbalzo fisico con Sensi, uno dei suoi duellante, è notevole. Assist di livello sulla corsa di Osimhen. Non molla mai la morsa neppure nella ripresa. 

7 Lobotka
Attacca Barberis ogni volta che prova a far iniziare la manovra del Monza: anche Sensi deve schermarlo e limitarlo là nel mezzo. Deve dare peso al centrocampo, ma forse non si aspettava avversari così poco tonici, e in quella posizione non gira mai a vuoto. 

7,5 Zielinski 
Gli viene chiesto di essere collante e cerniera, innesco e fantasia, ma certo trequartista puro non può farlo. Sembra rinato. Ci prova con ritmo superiore al consueto, lui di solito un po’ freddo e ingessato nel gesto. Sempre elegante. Perde qualche pallone ma solo perché non fa mai cose banali. 

6,5 Lozano
Carboni capisce al secondo scatto che se pensa di sfidarlo sulla corsa rischia di fare la fine dei britannici con Jacobs. Prova ad anticiparlo ma il messicano cambia ogni volta strategia: costante la spunta anche nel secondo tempo, le buone idee arrivano anche dal suo lato. Sembra in grande salute.

8 Kvaratskhelia 
Si presenta al Maradona con due capolavori, alla Messi: un tiro a giro straordinario di destro, un dribbling sublime e gol di sinistro. Ma anche decine di palloni accarezzati, stoppati al volo, sponde strettissime da panno verde, assist, recuperi, scatti per svellere da solo mezza Monza, coi poveri Marlon e Birindelli a inseguire di continuo.

6,5 Osimhen 
Il gol in diagonale salva (alla grande) il suo primo tempo. Un gol tutto in verticale, con l’assist di Anguissa. L’uomo in maschera prova a ingannare Ranocchia in ogni maniera, ma manca nella concretezza. Tiene poco la palla e nel contropiede al 42’ dà prova di egoismo e Marlon lo beffa. Svolazzante. 

6 Olivera
Un po’ di minuti in più per capire su quale pianeta è atterrato. È qui dal primo giorni, ma per via dell’infortunio si è integrato con maggiore lentezza. Si piazza al posto di Rui a sinistra e mostra di essere un po’ più prudente: prima di lasciare la propria posizione ci pensa mille volte. E non lo fa. 

6 Elmas 
Al posto di Kvara in quello ma i due sono diversi come il giorno e la notte, ma certo il macedone è prezioso anche in fase di copertura, quando per due volte respinge in area azzurra. Meglio quando viene spostato mezzala nel finale: si diverte in una giocata in solitario, neppure fosse al circo. Ma il clima è da mente libera. 

Sv Politano 
Uno come lui è ovvio che sia seccato di entrare sul 3-0. Si piazza sulla destra e riesce comunque a timbrare il cartellino, facendo qualche corsetta di buona volontà all’indietro, ma senza mai fiammate. D’altronde non ce ne sta bisogno, anche perché il Monza sembra ormai come un toro senza neppure un po’ di forza.

Sv Zerbin 
Forse è una delle sue ultime apparizioni con la maglia azzurra, perché visto i portenti che sono rimasti in panchina, difficile che la prossima volta tocchi a lui scendere in campo. In ogni caso anche con il Monza, come contro il Verona, si piazza esterno a sinistra e garantisce i movimenti del 4-3-3.

Sv Ounas 
Ha una tale voglia di strafare che quasi di trasforma in un mulo e attacca uno contro tutti in almeno due circostanze. È lì che ha una voglia matta di fare gol, non si avvicina mai alla porta. Però ha determinazione e può essere prezioso come alternativa in qualche gara. Ma la palla va data più spesso. 

7,5 Spalletti 
I suoi pretoriani gli danno parecchie gioie: il 4-3-3 iniziale si aggrappa ai colpi di pennello e di scalpello perché non c’è traccia né di martelli e chiave inglese. Un dominio tattico, povero Stroppa: affidandosi al genio e alla sregolatezza della strana coppia là davanti. Ma ci sono geometrie precise e idee brillanti. Per il resto, i nuovi arrivati li sistema in panchina a tenergli compagnia. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/zielinski_anguissa_piedi_di_fata_kvaratskhelia_sembra_messi_napoli_monza-6882627.html

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