Si prepara a riguadagnare il posto in una notte da lupi,
esattamente l’ideale per un polacco. Domani sera a Bergamo,
Zielinski è chiamato a dare segnali di riscatto. Ovvio,
nella parte della stagione in cui Ancelotti fa giocare la squadra
titolare in Champions e fa turnover in campionato, essere escluso
dalla formazione iniziale nelle ultime 4 gare con Liverpool, Paris
St. Germain (andata e ritorno) e Stella Rossa non aiuta Piotr a
sorridere e essere di buon’umore. Vuol dimostrare di meritarsi
la partita dell’Anfield ma questo ruolo di precario, che
recitava anche con Sarri, non lo aiuta a dare il massimo.
Difficilmente domani sera non verrà schierato in campo dal
primo minuto. D’altronde, in campionato Carletto sceglie sempre
lui a centrocampo: 11 volte su 13 ha giocato in serie A titolare (2
gol al Milan). Umile, volenteroso, patisce però la panchina
in Europa, mentre dilaga la Fabian-mania in Champions. Ancelotti lo
considera un piccolo gioiello: c’è anche Carlo dietro la
trattativa per blindarlo fino ad almeno il 2023 e che si sta
protraendo da tempo soprattutto per il comportamento dei suoi
agenti. Lui, il ragazzo cresciuto nell’Empoli, ha già
detto che vuole restare a Napoli ma i suoi manager prendono
tempo.
È l’anno della svolta, per Zielinski. Che attende come
tutti la vetrina Champions per poter mostrare il suo valore. Ed
è insofferente davanti a tante panchine. La prossima estate
si sposerà con la sua Laura in Polonia perché nella
sua testa c’è la famiglia come punto di arrivo. Ma
quelle esclusioni europee lo amareggiano. Come amareggiano Milik e
tutti quelli che sono costretti a assistere dall’esterno ai
match di coppa. Sarà contento Ancelotti che, a proposito dei
mal di pancia di Mertens per le troppe panchine, disse:
«Sarei preoccupato se non fosse dispiaciuto». Domani
sera Zielinski torna. A meno che nelle prossime ore la situazione
non prenda una piega diversa.
From: Il Mattino.