È crollato nel finale, momento spesso fortunato per il Napoli: ko contro l’Inter e la Juve a +9. È successo tutto negli ultimi 15’, recupero compreso: l’espulsione di Koulibaly per doppia ammonizione, il tiro di Zielinski respinto sulla linea da Asamoah, il gol di Lautaro Martinez (entrato da 8’) in una difesa a pezzi dopo l’uscita di Kalidou e la seconda espulsione di Insigne per fallo di reazione su Keita, a conclusione di una delle peggiori partite di Lorenzo. E poi la rissa all’ingresso degli spogliatoi.
Ancelotti si era presentato con una novità – l’ennesima – al Meazza schierando Callejon sulla linea dei difensori, esperimento durato una ventina di minuti: dopo l’infortunio di Hamsik, è entrato Maksimovic, difensore di ruolo, e lo spagnolo è tornato a centrocampo. L’Inter è stata padrona del campo nel primo tempo, anche se vi è stata una sola palla velenosa, quella toccata da Icardi al 43’ sulla quale hanno combinato un pasticcio Albiol e Meret: provvidenziale l’intervento di Koulibaly, che ancora una volta ha dovuto ascoltare cori razzisti che mortificano non lui ma gli idioti che li urlano. Lo speaker ha minacciato la sospensione, che non c’è stata nonostante le tre richieste di interruzione del Napoli, Kalidou ha cominciato a giocare ad altissimi livelli ma poi ha reagito scompostamente a un’ammonizione – applausi all’arbitro – proprio perché dopo essere stato provocato aveva tanta rabbia dentro. Il professionista non è giustificabile, l’uomo sì, come hanno tentato di far capire i suoi compagni a Mazzoleni – sempre quello di Pechino 2012 – quando il difensore mestamente rientrava negli spogliatoi. Quel ragazzo è stato investito da un’ondata razzista dopo l’ammonizione: se ne è accorto l’arbitro o ha soltanto pensato di farla “pagare” in qualche modo alla squadra di De Laurentiis per le (inopportune?) dichiarazioni prepartita del presidente? Perdere il colosso della difesa ha deciso la partita, anche se un attimo prima della rete dell’Inter vi era stata la grande occasione di Zielinski.
From: Il Mattino.