Caccia ai millennials. Il Napoli guarda al futuro, ma si fa per dire. Perché De Laurentiis li vuole giovani ma anche già pronti per essere affidati a Carlo Ancelotti. Ed ecco quindi l’assalto al baby rivelazione del Brescia e della serie B: Sandro Tonali, classe 2000, 18 anni compiuti a maggio, 10 presenze da titolare tra i lombardi in questa parte iniziale della stagione. Il ct Mancini domani, a sorpresa, lo potrebbe persino inserire nella lista dei convocati della sua Italia.
LA TRATTATIVA
De Laurentiis e l’ad Chiavelli ne sono rimasti stregati: è il nuovo Pirlo, l’erede di Jorginho, un regista a tutto campo. E poi arriva dal Brescia, dove il Napoli ha pescato Hamsik 11 anni fa. C’è di mezzo anche un po’ di scaramanzia. Il punto è che non c’è solo il Napoli sull’enfant prodige del calcio italiano: ci sono la Roma e l’Inter. Ma c’è anche il Monaco e soprattutto il Chelsea. Ma de Laurentiis ha già inviato i suoi emissari dal patron Cellino per iniziare a trattare. La richiesta del Brescia è stellare, considerando che fino ad adesso il centrocampista ha giocato solo tra i cadetti: circa 35 milioni più una serie di bonus legati alle rivendite (eventuali) nel futuro. Il Napoli sa bene che dietro l’angolo c’è la fila e il club azzurro ha fretta
IL PROGETTO
La strategia del Napoli è quella di dare un’impronta giovane e talentuosa a una rosa da rendere sempre più competitiva soprattutto in chiave Champions League. Non c’è domenica che uno degli scouting azzurri non sia a vedere una sua gara: l’ultima a Foggia dove il Brescia a pareggiato per 2-2. Cellino, l’ex patron del Cagliari ora proprietario del Brescia, sa che sono in tanti disposti a spendere cifre folli per Tonali. E tiene duro. Ma il Napoli, con Ancelotti, pare avere una posizione di vantaggio rispetto agli altri. È una trattativa destinata ancora a vivere dei passaggi importanti. Sì, perché Tonali finora non si è sbilanciato per nessuna delle varie soluzioni proposte. Ovviamente per il Brescia l’ipotesi più lineare e suggestiva prevederebbe la permanenza fino a giugno del talento. Cosa che al Napoli andrebbe bene. Si è presto guadagnato il soprannome di nuovo Pirlo, e non per la capigliatura che può ricordarlo. È cresciuto così tanto in poco tempo che ormai di fronte a un simile paragone non storce la bocca nessuno.
From: Il Mattino.