Già da qualche giorno sapeva che la pista londinese che lo avrebbe dovuto portare al Chelsea si era spenta. Quindi la notizia di ieri dell’accordo praticamente concluso tra Abramovich – o meglio la potentissima direttrice del club Marina Granovskaia – e Laurent Blanc lo ha lasciato indifferente. Però l’intesa tra il francese e il club dell’oligarca russo, rafforza in Sarri e tra i suoi pochi fedelissimi la versione che il tecnico di Figline non vede l’ora di urlare ai tifosi del Napoli, ovvero che lui era in attesa di parlare con De Laurentiis per comunicargli la volontà di andare avanti anche senza rinnovo e che la scelta di Ancelotti è stata come un fulmine.
Tra Sarri e il Chelsea c’è stato un lungo feeling, rallentato dalle tante perplessità dell’ex allenatore azzurro e ai dubbi anche dei Blues: poi la faccenda della clausola e dei piedi puntati del Napoli ha frenato l’accordo a pochi passi dallo striscione del traguardo. Ora nessuno ha voglia di aprire un contenzioso con il Napoli, né tanto meno di sedersi per discutere il prezzo per il via libera di De Laurentiis. Anche perché nel frattempo il Chelsea ha dovuto contrattare anche la buonuscita di Antonio Conte (andrà via con una liquidazione di circa 12 milioni di euro). E allora, ecco che all’improvviso Sarri rischia di essere un allenatore senza panchina (sia pure stipendiato dal Napoli). La via della risoluzione è quella che pensa sia quella più giusta, ma fin dal primo istante teme che De Laurentiis rinvierà il più possibile le comunicazioni ufficiali relative all’esonero. Per Sarri l’esonero coincide con l’annuncio via Twitter dell’ingaggio di Ancelotti. Ma evidentemente non deve averla pensata allo stesso modo il Chelsea.
E ora? In questi giorni di panchine bollenti, Sarri si augura che De Laurentiis faccia i passi e comunichi il sollevamento dell’incarico: al momento il tecnico è in busta paga del Napoli e lo sarà fino al 2020. Formalmente. A 1,4 milioni di euro netti a stagione. Perché l’ingaggio di Ancelotti sarà formalizzato, con le firme, soltanto il primo luglio. Per Sarri (che ieri sera era in tribuna ad assistere a Sambenedettese-Cosenza, playoff di Lega Pro) restano aperte numerose suggestioni: la più interessante porta sempre a Londra, al Tottenham. Già, il Real Madrid avrebbe puntato, infatti, un altro Maurizio ovvero Mauricio Pochettino. Ma Levy, patron degli Spurs, sarebbe stato categorico sul futuro di Pochettino che da poco ha rinnovato fino al 2023. Un suo addio, inoltre, porterebbe ad un esodo di big (in primis Harry Kane) che la società vuole evitare. Florentino Perez si arrenderà o proverà l’affondo come ha fatto in passato per Bale e Modric? Ecco, in caso di addio di Pochettino, Sarri sarebbe in pole per il Tottenham: ma il tecnico, ora in vacanza sul mare dell’Adriatico, vuole arrivare al prossimo appuntamento libero dal Napoli. Lui, si sente già libero, è convinto che qualsiasi tipo di vertenza all’Uefa gli darebbe ragione e pensa anche che il Napoli gli debba riconoscere i 500mila euro della clausola in caso di licenziamento. Ma vuole evitare un braccio di ferro. E aspetta l’incontro per definire la separazione. Poi potrà davvero pensare al suo futuro.
From: Il Mattino.