Duttilità Ancelotti: è stato di parola il nuovo
allenatore del Napoli e alla seconda giornata di campionato ha
già cambiato sistema di gioco inserendo Mertens e
modificando il 4-3-3 di base, la mossa vincente per la
straordinaria rimonta contro i rossoneri. Aveva annunciato alla
vigilia di Napoli-Milan l’impiego in contemporanea di Milik e
Mertens e così è stato con ottimi risultati. Una
squadra che sappia interpretare più situazioni tattiche
nella stessa partita, questa la filosofia di Re Carlo che
cambierà ancora a seconda delle esigenze e dei
momenti.
Con Milik e Mertens l’attacco azzurro diventa a quattro stelle.
Il belga gioca a ridosso del polacco oppure sulla stessa linea con
Callejon e Insigne più larghi sulle fasce. E così il
modulo muta in continuazione dal 4-4-2 in fase di non possesso al
4-2-3-1 e 4-2-4 quando invece è il Napoli a spingere. Quella
che cambia è la filosofia, non c’è più
solo un riferimento centrale (Milik) ma le punte diventano due con
Mertens che gira intorno e più vicino ad Arek. Una formula
che aumenta la pericolosità offensiva del Napoli ma
può essere supportata solo con due mediani veri a
centrocampo e cioè Allan e Diawara, oppure con uno dei due
più Zielinski che oltre alla tecnica ha anche potenza e
gamba. Una formula efficace quando c’è da recuperare il
risultato, oppure contro avversari particolarmente chiusi al San
Paolo. Un’idea che Ancelotti ha in mente fin dal primo giorno
di ritiro tanto è vero che non ha mai parlato di dualismo
tra Milik e Mertens, anzi ha sempre prospettato una concreta
possibilità di vederli insieme. Per poter funzionare
è necessario che i due esterni Callejon e Insigne si
sacrifichino molto in fase difensiva abbassandosi sulla linea dei
centrocampisti in quello che diventa un 4-4-2 classico.
From: Il Mattino.