Inter-Napoli, Gattuso vuole di più: niente turnover, in campo i titolari


CONDIVIDI/SHARE

image

Siccome ora conta solo Barcellona, chiaro che Gattuso cominci a fare i suoi conti avvicinandosi sempre pi alla gara del Camp Nou. Non ancora il conto alla rovescia ma evidente che la sfida di questa sera all’Inter, la quarta della stagione tra due squadre che si conoscono a memoria, non pu che avere lo sguardo gi proiettato verso ben altri orizzonti. Si tratta di riempire dieci giorni infiniti e svuotare un po’ i cervelli, sfiatando la valvola della pressione: Ringhio sa quanto sia necessario, per non arrivare brasati al cospetto di Messi. Muscoli, ossa e nervi andranno tenuti al riparo, per non sotto vetro, altrimenti si smarrisce l’animo da combattimento. E non sarebbe da Ringhio, perch soprattutto questo che si potr opporre a uno dei migliori avversari del mondo.

La premessa è d’obbligo per capire perché il Napoli parte solo stamane in charter per Milano. Le parole di Gattuso sulle distrazioni della città di Napoli non erano un rimprovero ma una chiamata alle armi. Un modo per dire: ecco, impossibile restarsene in clausura ma ora è il momento di tornare a fare quello che ci siamo auto-imposti durante l’interminabile lockdown e alla vigilia della Coppa Italia. Insomma, Rino sa quali corde andare a toccare: è entrato in questo Napoli come un panzer, senza usare messe misure, e ha preso ogni cosa in pugno. La gara contro Conte è simbolica per tanti motivi: in primo luogo la Scala del calcio non consente mai di fare brutte figure e la seconda perché il Napoli vuole ancora una volta dimostrare che tra sé e loro non c’è il divario abissale dell’attuale classifica.
 

 

Gattuso cerca ancora una volta di alleggerire il peso della lunga attesa, ma questa sera non c’è spazio per un eccesso di turnover. Nel senso che rispetto alla gara con il Sassuolo i cambi saranno tanti, ma certi esperimenti non sono consentiti. Per esempio, in difesa: è un test non di poco conto al cospetto di Lautaro, Lukaku e company ed allora ecco che andrà in campo la difesa che affronterà il Barcellona, a meno che Manolas non riesca a tempo di record a riprendersi dalla botta al costato. In porta c’è stavolta Meret. Mario Rui si prende la fascia sinistra dopo aver lavorato per due giorni secondo un piano di recupero personalizzato. È a centrocampo che Gattuso farà le sue scelte in base alle energie rimaste: a Fabian si è chiaramente accesa la spia rossa, non è escluso che oltre stasera possa tirare il fiato anche con la Lazio. Di sicuro, meglio dare spazio ad Elmas. Se proprio c’è uno a cui può ancora essere chiesto uno sforzo in più quello è Zielinski. E in attacco? Lì nel mezzo non c’è più tempo né voglia di aspettare Lozano, il test di Parma basta e avanza. Via libera a Milik, probabilmente all’ultima da titolare ma solo perché Mertens è out per squalifica. Insomma, i giochi per stasera sono fatti.

Conte, al contrario di Gattuso che alla vigilia delle partite resta in silenzio, ha parlato da Appiano Gentile. Chiaro, con il Napoli ha il dente avvelenato. Convinto com’è che in finale di Coppa Italia sarebbe dovuta andare la sua Inter. «Per certi versi credo che delle tre giocate contro il Napoli la nostra partita più bella sia stata il ritorno di Coppa Italia, avremmo meritato di più. Però il Napoli è una squadra molto forte che negli anni è sempre stata lì a dare fastidio a chi ha poi vinto lo scudetto. Una squadra con una buonissima rosa, potenziata quest’anno». D’altronde, anche per l’Inter questa è una sfida per scaldare il motore, perché il 5 agosto c’è l’ottavo di finale di Europa League con il Getafe. Un trofeo che Conte deve vincere per evitare di trasformare in negativa la stagione di Suning.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/inter_napoli_probabili_formazioni-5371807.html

CONDIVIDI/SHARE