Napoli, il 10 marzo nella storia delle grandi figuracce azzurre


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Prendete un foglio, attaccatelo in bella vista su un muro qualsiasi di casa e segnateci sopra questa data: 10 marzo 2019. Quando qualcuno la vedrà e vi chiederà che cosa è successo di tanto importante quel giorno da meritare addirittura la segnatura a vita dell’inchiostro sulla carta voi gli risponderete: «Niente, è successo che il Napoli ha fatto una grande figura di mmerd a Reggio Emilia». Sì, perché pur volendo utilizzare un’espressione più elegante o una locuzione linguisticamente più edulcorata, sarebbe storicamente e intellettualmente disonesto descrivere la prestazione di ieri degli azzurri col Sassuolo con parole diverse da «figur e mmerd». Spenti, sfasteriati, senza genio. Incapaci non dico di abbuffare di palloni la porta e il portiere degli emiliani ma quanto meno di bissare la prestazione tutto sommato positiva con la Juve e dimostrare a se stessi e agli altri che il secondo posto in classifica è tutt’altro che immeritato. Male i turnoveristi, meno peggio i titolarissimi. E a nulla vale il gol di Insigne nel finale per ridare il sorriso ai quasi settemila napoletani giunti fino a Reggio Emilia.
 

From: Il Mattino.

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